Mi sdraio sul letto al contrario e poggio i piedi sulla spalliera, così magari le gambe si sgonfiano visto il caldo di questi giorni, e il sangue fluisce più liberamente, da sotto a sopra.
Questa posizione mi dona parecchia serenità. Guardo il mondo al contrario, da un altro punto di vista e tutto appare diverso, ogni cosa sembra avere un aspetto decisamente migliore…e non so se lo dico perché il sangue e l’ossigeno stanno andando in grosse quantità al mio cervello e quindi l’attività cerebrale è più sollecitata, ma questa è l’impressione che ho.
Guardo la TV al contrario e non ci capisco niente. Le parole sì, quelle le capisco, ma le immagini mi sembrano così bizzarre che mi viene da ridere. Il più bel figo della madonna, sottosopra, non mi sembra più così travolgente.
E allora provo a pensare a ciò che mi perseguita, a quelle immagini ricorrenti, a quelle situazioni che non girano proprio nella mia vita e mi accorgo che, CACCHIO, POSSO GUARDARLE DA UN’ALTRA PROSPETTIVA!
Questa sì che è un’ottima notizia! Cioè, basta solo sdraiarsi al contrario sul letto e mettere le gambe all’insù per ritrovare la serenità ed il ben-essere?! Eh, sembra proprio di sì!
E così certe dinamiche che non mi piacciono in ufficio, certe persone che proprio non riesco a “digerire”, ora sembrano altro, e mi strappano addirittura un sorriso.
E se il segreto dello stare bene fosse proprio questo: avere un altro punto di vista?
In passato c’ho provato. Ho provato a guardarmi dall’alto e devo dire che funziona. Ho chiuso gli occhi, ho osservato la me di qua giù e poi, come se fossi la spettatrice di un film che stanno proiettando, ho assistito alla messa in scena della mia vita, notando che ciò che mi faceva sentire in trappola, in realtà aveva anche una via di uscita ed era proprio davanti ai miei occhi.
In quel caso ero fisicamente seduta sul mio tappeto da fitness, con le gambe incrociate e gli occhi chiusi e sono sincera, a volte quella posizione mi sembra un pochino scomoda; questa nuova modalità invece ha davvero degli ottimi vantaggi!
Allora abbiamo detto: la posizione è sdraiati sul letto con le gambe all’insù, che fa bene alla circolazione e all’ossigenazione dei nostri tessuti e organi e non vado avanti altrimenti mi perdo… i piedi si sgonfiano e le caviglie pure, facendoci dimenticare per un attimo la dura giornata trascorsa sui tacchi e il caldo che inizia a farla da padrone. Quindi mettiamo tutti questi elementi, più la funzione terapeutica del guardare il mondo e le situazioni/persone sottosopra e devo dire che questa attività potrebbe essere inserita nel Protocollo per la Cura e il Benessere del Genere Umano, anche se dubito che esista, ma dal momento che l’ho pensato sicuramente prenderà forma in qualche modo sul nostro piano materiale che è la realtà e chiaramente ne rivendico il diritto d’autore!
E’ proprio in quella strana posizione che ritrovo il mio sorriso, ritrovo la serenità e la tranquillità che a volte perdo e soprattutto mi abbandono al mondo dei sogni, lasciandomi cullare dalle sensazioni che provo e dalle immagini che a mano a mano mi catturano e mi portano nell’Oltre, dove non c’è tempo, non c’è spazio, ma solo l’eterno fluire del Tutto.