Quando la crisi rappresenta un’opportunità
Il Caos
Capita a tutti di vivere un momento nella vita in cui ogni cosa sembra andare per il verso sbagliato.
Il lavoro non ti gratifica più come un tempo, la relazione col partner sembra essere caduta in una routine spaventosa, gli amici sono diventati latitanti e a peggiorare le cose ci si è messo pure il Covid, che ha reso le tue finanze uno straccio strizzato da cui non esce più neanche una goccia di acqua e evito di esplicitare la similitudine altrimenti cadiamo in una depressione generale senza fine.
Quante volte, nell’arco della nostra più o meno lunga esistenza, ci siamo ritrovati in questa situazione? E quante volte siamo arrivati al punto di mandare a quel paese tutto e tutti, pensando di ricominciare, per poi magari ricominciare e finire sempre allo stesso modo?
Bene, potremmo dire che la strada è stata dunque più e più volte battuta in questi termini, secondo modalità più o meno simili nel tempo e poco o niente credo sia cambiato.
La sfiga che ti perseguita o forse no…
Potrà apparire una frase retorica, ma credo faccia proprio al caso nostro: se non cambiamo punto di vista sulle cose, finiremo per rimettere in scena le stesse situazioni, magari con personaggi diversi, avendo poi la sensazione che la “storia si ripete” … e la sfiga non c’entra nulla!
Per mettere in moto quel cambiamento necessario, è importante imparare ad ascoltare davvero ciò che accade dentro di noi.
E qui la domanda ci sta tutta: “Come si fa?“
L’occhio interno: emozioni e immagini
Il modo attraverso cui la nostra energia interiore comunica è spesso per mezzo di emozioni, sintomi, oppure disagi e crisi che compaiono così, quasi dal nulla, ed è in quel preciso momento che possiamo fare la differenza.
Proviamo a fare un esempio. Quando improvvisamente arriva l’ansia o la tristezza o la paura, non chiediamoci a cosa siano legate, non cerchiamo una causa esterna, ma proviamo a fare spazio dentro di noi a quelle emozioni.
Le immagini in questo senso diventano fondamentali per dare forma e dunque il giusto spazio, nella nostra mente e nel nostro cuore, a quelle emozioni che come nuvole passeggere, vengono a trovarci, per poi dissolversi una volta aver portato a termine il loro compito: renderci consapevoli dell’immenso tesoro che vive dentro ognuno di noi.
Ma andiamo sul pratico e per evitare troppi giri di parole, proverò a fare un esempio che mi riguarda: la rabbia.
Quando improvvisamente viene a farci visita la rabbia, proviamo a guardarla senza giudicarla. Proviamo a sentire cosa accade dentro di noi. Quel qualcosa al quale non riusciamo a dare forma, sale, e si fa sempre più grande e lo avvertiamo nel corpo, io ad esempio lo sento nel petto che sale su verso la gola.
Gli Antichi direbbero che è il dio Ares che viene a farci visita, e ad un dio non toglieresti mai il diritto di esistere.
Così potrebbe essere utile trovare un’immagine dentro di noi per quella rabbia.
Quando per esempio la rabbia cresce dentro di me, la identifico con un leone che ruggisce e che è in catene. Per ovvie ragioni non vado avanti nella descrizione, prima di tutto perché non voglio influenzarvi e poi perché è riferita alla mia sfera intima e “i panni sporchi si lavano in casa” come direbbe mia nonna.
Una volta che quell’immagine ha preso forma al mio interno, comincio ad osservarla, senza fretta, senza giudizio, e con un occhio su ciò che accade dentro di me. Chiedo poi a quell’immagine, di non andare via e di farmi compagnia per tutto il tempo che vorrà, esattamente come si fa con una persona cara, alla quale vogliamo sinceramente bene.
È nell’accogliere senza giudizio che riusciamo finalmente ad ascoltare ciò che il nostro mondo interiore vuole comunicarci.
Quando ogni parte di noi trova il proprio spazio al nostro interno e quando riusciamo a non rifiutare quelle che comunemente vengono definite emozioni “negative”, allora tutto è in armonia, il nostro mondo interiore torna a fiorire e noi con esso.
Cambiare prospettiva nella vita di tutti i giorni
I momenti di crisi che riguardano la nostra vita possono essere molteplici e riguardare sia i nostri affetti più cari che il lavoro e dunque la vita in genere, proprio come abbiamo citato all’inizio di questo articolo.
E allora, in maniera concreta, facciamo un esempio: se si presenta una crisi col partner cosa faccio?
Non fare niente e ricordati di te.
Se è vero, come abbiamo detto, che la crisi è un’opportunità, non sprecarla.
Non prendere la porta, mollando tutto, ma resta e sposta la tua attenzione dal “problema”, su di te, e prova a ricordare cosa amavi fare, cosa ti appassiona sul serio… Se amavi cantare, trova un modo per tornare a farlo; se amavi ballare iscriviti ad una scuola di danza e vai a lezione; se amavi dipingere compra tutto l’occorrente e non sprecare tempo.
Essere solo una brava mamma o una buona moglie o compagna, toglie spazio alla donna selvaggia che abita dentro di te e che prima o poi comincerà a reclamare il proprio spazio… magari inviandoti una crisi.
Solo ri-scoprendo ogni aspetto di noi, quelli che chiamiamo problemi troveranno la loro strada e se il cammino fatto col tuo compagno di viaggio è terminato, non opporti e prosegui lungo la via della vita, la tua vita!