Gli occhi al cielo, il naso all’insù, in attesa di Diana e della sua benedizione
E stanotte starò col naso all’insù, ad aspettare la Dea Anziana, Madre Natura.
Epifania: apparizione, manifestazione divina.
La manifestazione divina della Dea Madre, di Diana, che ci consegna i semi che in primavera germoglieranno.
La Dea Diana che porta con sé la fertilità e ci aiuta a preparare il nostro terreno interiore alla fioritura che avverrà.
La Dea Diana che ci invita ad eliminare il superfluo e a concentrarci solo sull’essenziale, su ciò che conta davvero.
Poche parole, sguardo rivolto all’interno e attenzione per quel seme che è dentro di noi.
Quel seme, che nel freddo inverno si rifugia sotto terra, per cercare un po’ di calore e le cure che solo Madre Natura con tutto il suo amore può riservargli.
Quel seme che lì, nascosto, si affida e si fida, come l’embrione nella pancia della mamma, che cresce giorno dopo giorno, e che si lascia guidare da qualcosa o qualcuno, che lo protegge e se ne prende cura.
Quel seme, come quell’embrione, quando sarà pronto germoglierà, verrà alla luce… e quel seme, così come quell’embrione, si manifesterà in tutta la sua magnificenza e potenza, scrivendo il suo personale e unico capolavoro.
Stanotte, per la Dea Madre, accenderò una candela, la cui piccola, forte e luminosa fiammella sarà il simbolo di fede in qualcosa di superiore, in quel qualcosa che ci lega gli uni agli altri, e che ci guida nel buio della notte, senza farci mai sentire soli.