Io lo dico sempre che alle coincidenze non credo. Tutto accade per una sola ragione: farci vedere ciò che c’è da vedere.
Ieri sera ho sentito forte la spinta a scrivere la mia personale preghiera in occasione del Solstizio d’Estate, e stamattina, interrogando gli Arcani Maggiori ecco uscire in prima linea l’Arcano Senza Nome.
Per chi non lo conoscesse, l’Arcano Senza Nome ha in mano una falce e taglia via tutto ciò che c’è da rimuovere, che siano i condizionamenti familiari o ciò che da fuori limita, questa Lama dice che siamo pronti e che è necessario tagliare via tutto ciò che non serve più e che blocca, intrappola.
Il mio sentire, rispetto alla XIII Lama dei tarocchi, mi indica la necessità di rimuovere situazioni, legami e tutto ciò che oggi porta solo disagio nella mia vita. E’ un’azione decisa, sicura. Le braccia premono e spingono verso il basso, nel mio inconscio, e mi aiutano a liberarmi. Sono a mio agio nel mio Io più profondo. Mi fido di me, di ciò che sento e sento di dover falciare, per poter rinascere.
La XIII Lama non rappresenta la fine, bensì quel passaggio necessario affinché si possa riprendere il cammino, lì dove si era interrotto.
C’è vita, c’è creazione, c’è volontà e forza. C’è fiducia nel Tutto, che ci guida e ci fa procedere.
Sento la necessità di affidarmi a quel qualcosa di Superiore, che ha a cuore solo il mio bene e nel farlo agisco, sicura e con la schiena e la testa dritta. Ascolto Anima che mi parla con i suoi simboli, con ciò che accade nella mia vita e io mi abbandono a lei.
In questa eterna danza di amore e vita, sono pronta a scegliere, sgretolando ogni paura rispetto al futuro.